Il birdcontrol o pestcontrol è un metodo naturale di allontanamento dei volatili indesiderati. Da anni utilizzato in strutture quali gli aeroporti e gli ospedali, ma ancora prima utilizzato dai nativi americani per proteggere le sementi, il birdcontrol si basa sull'utilizzo di uccelli rapaci addestrati al volo libero e non alla caccia per intimorire i volatili infestanti. Questa tecnica si rivela particolarmente efficace grazie al naturale timore che gli infestanti dimostrano nei confronti del predatore, quindi con passaggi programmati e ripetuti di un predatore negli orari particolarmente sensibili si arriva ad allontanare efficacemente il problema senza dover arrivare all'abbattimento.

Il Piccione

Questo uccello, tra i più diffusi in habitat urbano (centri storici, piazze, chiese, etc), ha una straordinaria capacità riproduttiva, che in natura è compensata da un’elevata mortalità dei giovani. In città, grazie alla facile reperibilità di calore e cibo, le colonie di piccioni tendono ad essere particolarmente infestanti. L’elevato numero di individui infetti comporta il rapido diffondersi di problemi sanitari correlati all’igiene degli ambienti infestati.

Il problema Igienico/Sanitario

Le feci degli uccelli infestanti sono il veicolo ideale di molte malattie. Da un ambiente infestato, in seguito alla polverizzazione e alla successiva dispersione del guano, i germi (batteri, virus , miceti e altri parassiti), trasportati per via aerea, sono in grado di raggiungere ambienti vicini e contaminare oggetti, cibi, superfici e persone. Associata alle colonie di volatili, c'è sempre la presenza dei loro ectoparassiti, in particolare pulci, cimici, zecche (zecca molle del piccione - argas reflexus -) ed acari, che spesso causano forti infestazioni all'interno di edifici ove sono posti i nidi o ripari. Questa è una fonte di seri problemi igienico-sanitari, essendo questi insetti a loro volta vettori di gravi malattie infettive ed anche potenziali parassiti dell'uomo.

Il parere di un medico veterinario

Riportiamo di seguito il parere del Dott. Roberto Macario, medico veterinario specializzato in chirurgia e cura anche degli animali non convenzionali (uccelli, piccoli roditori, animali selvatici).

“Il problema della convivenza tra animali sinantropi e uomo nei centri abitati è ormai conosciuto da decenni, se non addirittura da secoli. Quando in particolare si affronta il rapporto tra piccioni torraioli (Columba livia varietà domestica) e uomini ci si trova spesso di fronte a scelte impopolari. Se da un lato la sensibilità dei cittadini richiede tutela dei diritti degli animali, dall’altro esigenze di igiene, di prevenzione di danni ai monumenti, di sicurezza (strade rese sdrucciolevoli dalle deiezioni) impongono scelte anche drastiche. La specie in questione non rientra tra quelle elencate nella 157/92 sulla caccia ed è considerata una specie “allevata”, quindi gestibile anche con piani di abbattimento. Senza dover arrivare a pratiche cruente è possibile contenere il problema con metodi naturali o comunque che non implichino l’uccisione dei piccioni. Oltre a dissuasori da mettere nei luoghi scelti per la nidificazione e limitazione della disponibilità di cibo si può ad esempio sfruttare la falconeria. Da millenni l’uomo utilizza come ausilio nella caccia i rapaci (falconi soprattutto, ma anche altre specie)e da decenni i rapaci vengono utilizzati come prevenzione degli incidenti negli aeroporti. In questi luoghi infatti, a causa degli ampi spazi e dell’assenza di cacciatori si possono concentrare anche migliaia di uccelli (piccioni, ma anche gabbiani, passeriformi come gli storni, anatidi, gru, cicogne in migrazione). I rapaci opportunamente addestrati e fatti volare negli aeroporti, comportandosi da predatori, terrorizzano gli altri uccelli allontanandoli dalle piste di decollo/atterraggio e prevenendo così l’impatto degli stormi contro gli aerei. Non è necessario che avvenga l’uccisione di alcun animale perché solitamente basta il volo di un rapace per ottenere quanto voluto. Questa pratica oggi viene anche utilizzata per allontanare gli uccelli dai campi coltivati (soprattutto vigneti e frutteti) e potrebbe essere utilizzata anche presso centri storici, ospedali e case di cura. In questi luoghi infatti la presenza di piccioni (veri e propri serbatoi di patogeni pericolosi per le persone immunodepresse, basti pensare all’aspergillo che si ritrova nelle loro feci)è vissuta come un vero e proprio problema per la salute dei ricoverati. Il falconiere può essere un valido aiuto per allontanare le colonie di uccelli indesiderati in modo duraturo, senza produrre rumori(dissuasori acustici), uccidere gli animali da allontanare, effettuare spese ingenti (sterilizzazione dei piccioni, allontanamento previa cattura).”

Dott. Roberto Macario, medico veterinario

Foto